mercoledì 28 settembre 2011

L'ITAGLIA AGL'ITAGLIANI!

Oggi voglio parlarvi di un libro. Un libro che tutti dovremmo leggere. 
Vado fuori tema, lo so, proprio come quando a scuola il contenuto dei discorsi non aveva alcuna connessione con il titolo che ti aveva dato l'insegnante. Questo è "Punteggiature-Il blog", mica un concorso letterario. Qui si dovrebbe parlare di notizie del mondo, mica del nuovo premio Strega o del best seller dell'anno. Non siamo mica in un club di lettori. 
Infatti non si tratta di un nuovo romanzo di Stephen King, o dell'ultimo struggente libro di Moccia, o di un classico dell'800. Il libro di cui vorrei parlarvi è un saggio, una raccolta di emozioni, di storie dei nostri antenati. La storia degli italiani. Penso di potermi giocare il jolly, questa volta, per poter spendere due parole su questo libro, visto che parla del nostro passato e quindi, come si dice, il nostro futuro.
Lo studio e la ricerca di Gian Antonio Stella hanno creato quello che è un libro dalla forte storicità e che dovrebbe, di fatto, renderci più tolleranti e meno xenofobi, e dovrebbe farci da guida verso un futuro meno rabbioso, soprattutto in un mondo così globalizzato dove tutto si mescola e tutti entrano in contatto con tutti.
Il titolo in sè avrebbe potuto già farci storcere il naso: L'ORDA. Qualche benpensante avrebbe detto, sentendo che il tema trattato era l'immigrazione: "Racconterà delle solite ondate di clandestini che vengono in Italia ogni giorno, che rubano il lavoro a noi italiani, che delinquono, che stuprano". Forse è per questo che l'autore, lo scrittore e giornalista Stella, ha aggiunto un sottotitolo piccolo e vergognoso che fa precipitare di colpo la situazione, puntando il dito contro un soggetto che non ci aspettavamo: Noi. 
QUANDO GLI ALBANESI ERAVAMO NOI dice il sottotitolo, e allora le sopracciglia si aggrottano e i pensieri si fanno più tetri man mano che si chiarisce che i "mostri" erano i nostri connazionali. Ma come? Proprio noi con i nostri inventori, noi che abbiamo regalato al mondo l'arte, che abbiamo esportato la musica, il buonumore e l'italian Style? Questo autore dev'essere stato spinto a scrivere da un forte sentimento di antitalianità! 
Eppure, pagina per pagina, storia per storia, ci si accorge che l'antitalianità non c'entra niente. Anzi, tutto quello che viene fatto in questa immensa ricerca è gridare l'ingiustizia subita dagli italiani che cercarono fortuna all'estero, lontani dal bel paese fin dalla metà dell'800, e che invece subirono i pregiudizi e la rabbia dei cittadini ospitanti. Perchè gli italiani lasciarono lo stivale in totale povertà. Quasi tutti erano analfabeti, molti erano confusionari, rozzi e poco attenti all'igiene. Ma sgobbavano, lavoravano duramente, si davano da fare per rialzare la testa e ricavarsi uno spazio all'interno del nuovo mondo. Rifarsi una vita. Ma questo non andava bene a tutti, e anche allora c'era qualche benpensante che diceva: "Questi ci rubano il lavoro, questi sono culturalmente inferiori!". Erano italofobici e noi non potevamo farci niente. Avevano ragione? Giudicate voi: considerate che all'italiano andava bene qualunque tipo di lavoro pur di mangiare; l'italiano, pur di mangiare, rubava o suonava l'organo accanto ad una scimmietta; viveva stipato assieme ad altre persone in spazi angusti e non si lamentava mai; portava lo stiletto (un pugnale) sempre a portata di mano per rispondere ad offese o ingiurie. Considerate poi che non tutti gli italiani partivano con le stesse intenzioni, o comunque, a parità di queste, finivano col passare per martiri innocenti. Se da un lato c'era chi si "limitava" a farsi odiare per la sua cultura stravagante ed incivile, dall'altro c'erano anche molti che contribuirono ad aggravare posizione degli italiani all'estero: serial killer (come Cayetano Santos Godino in Argentina), rapinatori, contrabbandieri, mafiosi, assassini ecc... Per non parlare della prostituzione minorile. L'ORDA è il testimone di oltre un secolo di stragi italiane all'estero e di dolorose storie di xenofobia.
E poi ci sono i vestiti cuciti addosso: L'insormontabile italiano dalle 3 M (mafia, maccheroni e mandolino), l'italiano furbetto, l'italiano cafone, l'italiano disorganizzato.
Gli stessi stereotipi che affiorano sulle nostre labbra quando vediamo un cinese che vive nella fabbrica dove lavora notte e giorno ("Sono sudici. Sono tutti uguali. Quando muore uno lo nascondono e tirano avanti col lavoro"); oppure quando vediamo un senegalese per strada ("Questo mi vuole rapinare. Adesso si avvicina e tira fuori il coltello. Meglio cambiare strada"). La solita storia che si ripete, la ruota che gira e passa sempre dagli stessi punti, dove l'integrazione è un taboo e le culture mischiate sono un problema. 
Guardare al passato per inseguire un futuro migliore. Le stesse cose che vorremmo fare agli altri, noi le abbiamo subite direttamente. La generalizzazione del crimine. Gli italiani sono tutti criminali. I clandestini vengono tutti per rubare. Allora puniamoli tutti indistintamente. Quante morti innocenti, in questo libro, quante vendette popolari fomentate dall'odio cieco ed irrazionale. Il mondo era povero e la colpa era dello straniero, dell'italiano, del WOP (WithOut Passport, oppure derivante dalla pronuncia di Guappo). Il mondo si arricchisce grazie alle braccia dei morti di fame, ma nessuno li tollera lo stesso. 
Così, prima di guardare con disprezzo gli altri, forse è meglio guardare prima noi stessi. Guardarci indietro, leggere il resoconto delle avventure dei nostri nonni, bisnonni, prozii.. e trovare le infiniti somiglianze con il presente. 
E' bello studiare il libro e fare un viaggio all'estero, adesso. Magari negli Stati Uniti dove un tempo eravamo odiati più degli schiavi negri, oppure nella Francia che ci accusava di rubare il lavoro (e ci picchiavano), oppure nella calda Australia dove potevi vedere fuori dai pub i cartelli VIETATO L'INGRESSO AI CANI E AGLI ITALIANI. Storie partite da lontano e che arrivano sorprendentemente fino a meno di ventanni fa, almeno per quanto riguarda il razzismo nei nostri confronti. E adesso noi siamo sicuri di voler adottare lo stesso trattamento con gli altri stranieri, dimostrando così che in fondo in fondo il mondo ha fatto benissimo ad odiarci?


Vignetta anti-italiana (Australia)











- Come mai ai funerali italiani portano la salma soltando in due?
- Perchè i bidoni dell'immondizia hanno solo due maniglie!