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venerdì 1 marzo 2013

LA PERICOLOSA ONDA GRILLINA


Com’è possibile non rendersene conto?

Ho diversi amici che hanno votato il M5S. Gente che ha studiato, che continua a farlo, che reputo  intelligente, onesta, e che senz'altro ha letto sui libri di storia il modo subdolo e silenzioso con cui si forma un regime, in cui tutti hanno la stesso pericoloso ideale.

Nessuno si dissocia da quello che dice Grillo. E' perché la pensano ugualmente o perché si uniformano alla voce del capo?

Possibile che abbraccino qualunque cosa esca dalla bocca di quell’egocentrico pagliaccio?
Le parole che dice durante l'intervista alla BBC sono sconcertanti:
Questa è già una rivoluzione, è già cominciata. Non si può più fermare. Non l'ho voluta io, non è mia."
Delirio d'onnipotenza.

Praticamente è un'onda. Un'onda inarrestabile, ed è normale che la gente non l'avverta: chi ci sta sopra la surfa, la cavalca con grande entusiasmo. Allora i casi saranno due: O l'onda si sgonfierà lentamente, oppure diventerà talmente tanto grossa che sfuggirà al controllo del surfista e sarà impossibile da dominare. In ogni caso quella gente e la sua tavola finiranno nell'acqua, in ogni caso. Nella seconda eventualità, però, sarà con la privazione di una libertà o di un diritto.

Vico, i ricorsi storici, sono cose banali da ricordare. Riacciuffate un libro, prendete i vecchi appunti e rileggetevi come si genera un’onda o, per smetterla con le metafore Bersaniane, come nasce una dittatura. Certo, dittatura non si può dire. "Come sei esagerato, Alessandro."

(Dunque spiegatemi allora in che modo nasce una dittatura, e se non trovate analogie con la nostra situazione, allora potrete smettere di leggere da questo momento).


Provo a dirlo io: una dittatura nasce quando c’è una forte disperazione – economica, morale, politica e di valori – che i cittadini non sono più disposti a tollerare. Hanno bisogno di speranza, di nuova linfa per tornare a sperare in un futuro migliore. Arriva allora il carismatico di turno, il quale indica fin da subito di chi è la colpa, fornisce la più ovvia delle soluzioni e incita i suoi sostenitori a sentirsi uniti, coesi, perché solo così quest’idea potrà cambiare il paese. Poi si cerca di dare un’identità a questo partito, sempre di più, affinché si distingua dalla vecchia politica. Oggi è un modo di vestirsi, domani di salutarsi.

Proposta di un manifestante (sgrammaticata), riportata su sito del Movimento, per la quale c'è chi si dissocia, ma che rende comunque l’idea del baratro in cui rischia di scivolare il Movimento 5 Stelle se la situazione gli dovesse sfuggire di mano:


"GLI ELETTI DEL M5S SI VESTINO DI BIANCO IL PRIMO GIORNO
Per distinguervi dal grigiore degli altri - per farvi riconoscere da chi vi ha votato - per avere un impatto visivo senza precedenti quando fotografi e telecamere inquadreranno l'aula dall'alto - perchè il bianco è il simbolo di purezza, onestà e trasparenza - perchè è una cosa che non ha mai osato nessuno in nessuna parte del mondo: lasciamo un segno nella storia"
Lasciare che le cose vadano come devono andare non è la tattica migliore, caro Grillo. La politica non è viscerale, non è costruita con sentimenti istintivi, ma con la passione, la forza e la dedizione nel lavorare per il proprio paese. La politica va controllata, non dominata. Bisogna amministrare il potere che si ha, non lasciare che faccia il suo corso, altrimenti presto diventerà incontrollabile ed estremamente pericoloso.

Grillo (perché a questo punto mi pare di capire che è lui che decide e non il movimento come lui stesso invece rassicurava) faccia quello che vuole, ma che la smetta di aizzare la folla con promesse che, tra le altre cose, ora potrebbe mantenere se solo sapesse darsi una calmata e iniziasse a ragionare.

La democrazia si (ri)costruisce lentamente, non invitando i partiti che - comunque - rappresentano una grossissima fetta dell’elettorato ad andarsene.

Bene o male sono tutti al 30%, chi più e chi meno, escludendo premi di maggioranza (che comunque ha il PD), quindi la smetta di pensare di trovarsi in una posizione privilegiata rispetto agli altri.

O sul serio crede che il Movimento 5 Stelle abbia vinto le elezioni?


I militanti del Movimento gli hanno dato una grande possibilità, quindi adesso deve smetterla con la sua politica da muro contro muro e iniziare a collaborare come si fa in qualunque democrazia. Collaborare, che è diverso dall'inciuciarsi.


Ci pensi bene, Grillo, invece di frinire.


P.s. Spero di riuscire a smettere di scrivere post su Grillo. Cercherò di guarire al più presto.

martedì 26 febbraio 2013

MA CHI HA VOTATO BERLUSCONI?


La notte passa molto lentamente quando è tormentata da domande del genere.
In giornata hai visto crescere i voti espressi a quel partito, a quello là, a quello che... ma non l'avevamo cacciato? E ti si gela il sangue.
No, non ci credo. Di nuovo? Chi, adesso?

"Chi è quel comunista (non proprio), checca, pompinaro che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh?"
Chiederebbe il sergente Hartman di Full Metal Jacket.

Ma davvero, chi è?
Le coperte mi stanno strozzando, anche loro vorrebbero non essere strapazzate in questa lunga notte insonne. Mi giro dall'altra parte e partono le immagini, come un un film.
Internet. Tutto il popolo sta su internet. Facebook, Twitter, Youtube, blog... ma di commenti da berlusconiani se ne trovano pochi. In tutti i video, che siano di destra o di sinistra, c'è sempre qualcuno che si fa paladino delle mie stesse idee e le esprime, mi salva. Mi fa star bene. Quest'Italia sta veramente cambiando, meno male..

Tutti lo disprezzano. Nessuno dimentica chi è il Caimano, tutti esprimono odio verso il Boss delle Sorche. Ma, allora?

In tv, a parte qualche giornalista servile, gli altri non sembrano essere affetti da nessun morbo. La satira è tutta rivolta a sbeffeggiare - soprattutto - quell'uomo lì.
E' inspiegabile, una materia degna di studio approfondito. Da dove sbucano? Dove si nascondono? Sono fra noi gli elettori di Silviuzzo?

Prima che materasso e cuscino si coalizzino meglio del Centro Sinistra e mi soffochino dalla disperazione, provo a darmi una risposta.
Credo che le possibilità siano almeno tre. Se voi ne trovate altre, vi prego, informatemi.

IDENTIKIT N.1: Il perfetto disinteressato.
Quello a cui va bene tutto, basta che non gli si tolga Uomini e Donne, Amici, il Grande Fratello e i Quiz show. Ed ecco che si spiega perché non si mostrano su internet, non commentano nulla: non sanno di che si parla. Andiamo a vedere i video di Belen e De Martino, Costantino, Corona ed ecco che dietro a ogni "ki kritica è sl un'invidioso" si nasconde un elettore (o futuro, nel caso dei bimbiminkia) pidiellino.

IDENTIKIT N.2: Il fobico.
Sono quelli che votano per salvarsi dall'uomo nero (pardon, rosso), per sfuggire al terrore russo, alla magistratura cattocomunista ed evitare un invasione apocalittica di (in serie): orde di froci assetati di sesso, medici che praticano aborto a mani nude, drogati del circolo ARCI, eretici black block contro il Vaticano, i libri di Fabio Volo e Godzilla. (Gli ultimi due sono più finti degli altri, lo dico per i berlusconiani). Sono gli stessi che, per ricordare i Fratelli d'Italia, alla fine votano con il culo.

IDENTIKIT N.3: Il poetico.
Quello del “perché m’ispira, ha un non so che..”. Inutile soffermarsi su un genere simile, lui vota con la pancia, perché sente le farfalle nello stomaco quando vede il Nano raccontare una barzelletta o toccare un culo. E' quello che subisce il fascino del “nonsoche-e-non-lo-voglio-sapere”. Anche quelli di questo tipo sono difficilissimi da individuare, perché vivono in un mondo a parte, e spesso si ritrovano folgorati all’ultimo momento da una parola magica del Vorwerk Folletto. “Imu”. Sono quelli che hanno una morale molto versatile, quelli del "però, che figa la Nicole Minetti" e archiviano la coscienza in qualche pacco di "Affari Tuoi".

Nella lunga notte post elezioni ho costruito questi brevi identikit, tralasciando volutamente l’idea che qualcuno l’abbia veramente votato con cognizione di causa.
In questo caso ritengo necessario che dalle prossime elezioni il voto venga sì espresso con una crocetta, ma che prima debba essere inserito un codice alfanumerico per sbloccare la scheda. Tipo quelli che servono su internet per filtrare gli spam.
Così evitiamo che un elettore qualsiasi rischi di azzeccare come s’incrociano due linee su un foglio e faccia questo casino.