lunedì 19 agosto 2013

#NYdaily*, giorno 8: CASCATE DEL NIAGARA E.. ARRIVO IN CANADA!

(Pessima connessione = neanche una foto MIA da poter caricare)
E' partito oggi anche il mio mini tour in Canada e sorprendentemente qui in albergo ho anche trovato una connessione wifi (che fa malissimo!!). Ora sono in un albergo da vero signore, con tanto di due letti matrimoniali solo per me, e un certo tepore nella stanza. Cosa voglio di più?

Ma partiamo con ordine. Stamattina partenza alle ore 6 e 45 da Amsterdam Avenue, quindi sveglia puntata alle 5 del mattino. L'inizio mi demoralizza un po'. Già non amo i tour organizzati, quelli dove ti siedi e vieni coccolato dall'inizio alla fine del viaggio; in più scopri che fra gli altri passeggeri ci sono molti italiani, perlopiù famiglie o coppiette.

Pronti, via! Il pullman si rompe. Aspettiamo un'ora all'autogrill prima di poter ripartire.
La voglia di buttarmi fuori diventa un'idea quasi concreta quando, dopo l'ennesimo "facciamo un applauso per...", la guida ci fa anche cantare Happy Birthday in tre lingue diverse, tutto per colpa del nostro autista (Winston) che oggi compie 41 anni.

Ma l'obiettivo primario di questa giornata è un altro: arrivare alle cascate del Niagara. Inizialmente previste nella giornata di domani, la guida (la gentile Zandy) modifica l'itinerario mostrandocele oggi dalla parte statunitense. E' più bella, ci dice. Ed effettivamente l'esperienza è molto emozionante.

L'enorme scarica d'acqua lanciata dalle cascate del Niagara è indescrivibile: le cascata principale, disposta a ferro di cavallo, si può raggiungere con il traghetto chiamato "Maid of Mist" sul quale ti viene fornito un impermeabile. Gli enormi schizzi d'acqua inondano completamente le macchine fotografiche, i vestiti, i capelli, tutto. Difficile mettere a fuoco, aprire gli occhi, vederci chiaro. Sei in una controllata balia della tormenta d'acqua.

Se non bastasse ci sono anche le scale da percorrere a fianco della cascata, tanto per impregnatsi un altro po' andando a piedi.

Giusto il tempo di asciugarsi, che è già il tempo di mettere mano al passaporto. Attraversando il ponte che si affaccia sulle cascate non siamo più negli States, ma nella fresca Canada, nello specifico Ontario.

Case basse, col verde giardino, la macchina parcheggiata di fianco. Insomma, la casetta di Ansel e Gretel: graziosa e invitante. Freschezza e pace. Questa è la prima impressione che mi ha dato per la prima volta il Canada.

La sera cena da Super Re sulla Skylon Tower, da cui si può godere di una vista spettacolare sulle Niagara Falls illuminate. Cena a buffet e una chiacchiera in un improbabile spagnolo con altri passeggeri.

Bienvenido in Canada!


* uso ancora #NYdaily come hashtag, tanto per racchiudere tutto in un unico argomento. A questo si aggiungerà anche #Canadaily

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