martedì 13 agosto 2013

#NYdaily, giorno 2: QUATTRO PASSI A CENTRAL PARK, L'EMPIRE STATE BUILDING E UNA SERATA JAZZ

Un breve post sulla seconda giornata passata nella Grande Mela.

Un post veloce, perché con le ore piccole fatte con quello di ieri ho dovuto per forza rimediare stamattina dormendo un po' di più. E sappiatelo: a New York non si dorme mai.
E' proprio un crimine previsto dalla legge. Ma a parte questo..

Secondo giorno di pioggia, ma anche stavolta finita in brevissimo tempo; quindi ho deciso di fare una passeggiata a Central Park. Ovviamente siamo negli States, di conseguenza le cose sono fatte tutte in formato "BIG": per vedere tutto Central Park non basterebbero due giornate. Io ci ho passeggiato per un po', e sono riuscito a farmi fare una foto su quel punto in cui in molti registi girano le scene clou dei loro film. Il parco, oltre ad essere fornitissimo (dai giochi ai bar, ai teatri), ha anche quella vista che lo rende unico: ovvero il contrasto tra natura e urbanizzazione; le piante e i grattacieli.
Lo "Smoke Jazz" e i suoi artisti

Peccato di gola. Un gelato preso da uno quei camioncini che non pensavo esistessero ancora: quello che quando sono in movimento hanno quella musichina da carillon.
Io lo usavo sempre al gioco per la Play Station, GTA Vice City. Anche se non portava gelati, ma droga. Ho rovinato l'atmosfera di candore, lo so.

L'Empire State Building. Qualsiasi foto voi facciate, non renderà mai giustizia a quello che i vostri occhi trasmettono al cervello quando sarete davvero lassù in cima.
Tutta la città è ai tuoi piedi e puoi sentirti raccontare le sue storie dall'audio guida che ti viene fornita prima di salire. Consigliatissimo.

Non mi fa onore raccontarlo, ma al ritorno ho sbagliato fermata della metro. Dalla 125a alla 103a strada me la sono fatta a piedi. Autoflagellazione inclusa.


Serata relax allo Smoke sulla 106esima strada: un piccolo Jazz Club dove ho potuto rifocillarmi con un buon piatto di gamberi, cocomero e melone, nonché godermi della buona musica chiedermi perchè fossi lì ad ascoltare musica jazz anche se non la capisco.
A parte tutto, il secondo gruppo è stato più brillante. Se non altro avevano anche il cantante con la sua voce alla Barry White.
Ecco poi che ho pagato il conto, ho aggiunto controvoglia le tips (la mancia) e sono tornato all'ostello felice per raccontare tutto.

E meno male che è stato un post breve. Buongiorno!


CONSIGLI DI UN VIAGGIATORE INESPERTO

CENTRAL PARK: Non l'ho ancora fatto, ma probabilmente meriterà un sacco. Noleggiate una bicicletta (dovrebbe costare circa 15 dollari per un'ora) e fate il giro completo del parco. Solo così potrete risparmiare tempo e vedere tutto quanto.

NY E' SICURA?: Non pensavo, ma è proprio così. La città ha fatto passi da gigante in materia di sicurezza e adesso anche quei posti che anche solo dal nome fanno venire i brividi (Bronx, su tutti) sono molto tranquilli. I pericoli che si corrono a New York sono quelli di qualsiasi altra città del mondo, ma per evitarli basta non essere incoscienti: niente Central Park dopo mezzanotte e niente passeggiate con la cartina in bella vista e il tatuaggio sulla fronte "sono un pollo, spennatemi".

1 commento:

  1. Grande scelta, il jazz club ! Qualcuno dovrebbe farti ascoltare il genere, per poterlo apprezzare..fossi in te, ci tornerei e mi farei fare una foto con i musicisti! Cosí,tanto per dire eh. Quando hanno finito di suonare, ovviamente! "Hey, excuse me, your music is beautiful, I like it so much! One person (se specifichi chi, secondo me ti daranno piú ascolto!)from Italy, asked me to take a photo with you! It's a gift, can you help me? " con gli occhioni luccicanti come colpo di grazia! :D

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